Caffè e sostenibilità: quali aspettative per il settore della distribuzione automatica
Negli ultimi anni si assiste a un trend interessante: la ricerca della sostenibilità. Tutto, dal pane, passando per il vino, fino alle bottiglie d’acqua è sottoposto a una miriade di interrogativi circa la rilevanza che la produzione di beni di prima necessità ha sull’ambiente. Il caffè, in particolar modo, è costantemente sotto i riflettori. Questo perché c’è chi lo associa a deforestazione, negazione dei diritti civili e immissione di gas tossici nell’atmosfera. Ma un caffè sostenibile è possibile? I piccoli gesti quotidiani e le nostre scelte possono avere effetti a livello globale. Cerchiamo, quindi, di riscoprire il valore sostenibile della bevanda più amata al mondo e della distribuzione automatica al giorno d’oggi.
Non è solo questione di plastica
Come distruggere il buon nome di un caffè ecosostenibile? Semplice, utilizzando capsule o bicchieri di plastica. La maggior parte dei pareri in merito alla questione sostenibilità è orientata verso il concetto secondo cui è l’atto finale del bere il caffè che comporta maggiori rischi per l’ambiente. In realtà non è così semplice e la questione è molto più delicata e complessa.
Secondo uno studio condotto dall’EMPA (il laboratorio federale svizzero per la scienza e la tecnologia dei materiali) molto dipende dalle varietà di caffè e dalle modalità di coltivazione. Il risultato della ricerca? Se possibile è meglio scegliere un caffè ecologico e certificato, in quanto energia, fertilizzanti, pesticidi e terreno influiscono per una percentuale maggiore sulla sostenibilità del prodotto finito.
Un mito da sfatare: l’impatto ambientale dei distributori automatici
La maggior parte di noi, se pensa a tutto ciò che ruota attorno alla sostenibilità, non includerebbe mai i distributori automatici nella definizione. Da sempre sinonimo di spreco e di prodotti spazzatura, i dispositivi per il vending sono oggi simbolo di una necessità di cambiamento. Snack, bevande calde o fredde vengono ripensati nell’ottica di soddisfare un consumatore sempre più attento all’ambiente e alla propria salute, proponendo packaging riciclabili al 100%. L’offerta si è ampliata verso la presenza di alimenti green, vegan e adatti anche agli intolleranti, così come il caffè è disponibile in tutte le sue varianti, proprio come se lo si stesse gustando nel bar di fiducia.
Il settore della distribuzione automatica si sta ripensando in un’ottica più sostenibile, a partire dalla corretta differenziazione degli scarti. Il cliente viene, quindi, aiutato nello smaltimento dei rifiuti, in quanto i materiali di bicchieri, palette e involucri permettono un corretto smaltimento nei rispettivi contenitori, senza contaminazioni.
Come rendere il momento della pausa caffè sostenibile? Ecco 3 utili consigli!
Che tu sia dipendente di una piccola, grande o media azienda, la pausa caffè è sacra. Rigenerante e importante momento di convivialità e confronto può essere anche un’occasione per fare la tua parte e aiutare l’ambiente.
Ecco 3 pratici consigli che possono fare la differenza:
- Ricorda di riciclare sempre bicchierini e palette monouso nell’apposito spazio ed evita di gettare tutto nella raccolta differenziata. Questo piccolo gesto non costa nulla ed è alla base del senso civico.
- Per accompagnare un caffè o un cappuccino con uno snack prediligi prodotti biologici, equosolidali e in packaging completamente riciclabili.
- Se in ufficio utilizzi una macchina semiautomatica il consiglio è di utilizzare una tazza di ceramica.
Ora che sai quanto è semplice trasformare la pausa caffè in un momento sostenibile insegnalo a tutti i tuoi colleghi!
Dorando Service Srl s’impegna a favore di una filiera sostenibile per l’ambiente, proponendo prodotti biologici, vegani, senza glutine che combinano gusto ed ecologia. Siamo attivi a Modena e a Reggio Emilia.