Addio allo spreco alimentare nel settore Vending
A giungo 2022 CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica) ha firmato un accordo con Fondazione Banco Alimentare, un’associazione ONLUS impegnata dal 1989 nel recuperare le eccedenze provenienti dalla filiera agroalimentare a livello nazionale.
“Abbiamo fatto un test su alcune aziende nostre associate piemontesi che in un anno hanno donato ben 20 tonnellate di cibo e bevande – ha dichiarato Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA –Con questo accordo nazionale i Delegati Territoriali di CONFIDA si collegheranno con i Banchi Alimentari del territorio e stimiamo che a regime potremmo donare, a livello nazionale, almeno 250 tonnellate di alimenti l’anno”.
In quest’ottica di aiuto e di maggiore consapevolezza delle risorse che ogni anno mettiamo in moto, ed effettivamente utilizziamo, questa intesa mira ad aiutare all’incirca 1.669.306 di persone e famiglie in difficoltà.
Ma quanto cibo sprechiamo ogni anno? A chi vengono donati gli alimenti recuperati dal Banco Alimentare? Quali sono i risultati raggiunti nell’anno 2021?
In questo articolo scopriremo l’importanza di un’Associazione come il Banco Alimentare e quali benefici comporta per la nostra società.
Spesso non ci pensiamo, ma quanto cibo sprechiamo?
Stando ai dati FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ogni anno perdiamo o sprechiamo 1/3 di tutto il cibo prodotto a livello globale. Parlando di spreco alimentare, non parliamo solo del singolo pezzo di pane o della bistecca, ma anche dell’energia e delle risorse messe in moto per portare l’offerta sulle nostre tavole. Come ci ricorda Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), nella sua introduzione del Food Waste Index Report 2021: “se la perdita e lo spreco di cibo fosse un paese, sarebbe la terza più grande fonte di emissioni di gas serra al mondo”.
E in Italia?
Secondo il rapporto Il caso Italia 2022 dell’Osservatorio Waste Watcher International, su monitoraggio Ipsos, lo spreco alimentare in Italia è di 31 chilogrammi annui a testa, circa il 15% in più del 2021.
Il totale dello spreco casalingo nazionale, sempre secondo l’Osservatorio, raggiunge le 1,8 milioni di tonnellate, superando i 5 milioni di tonnellate se intendiamo anche gli step di produzione, distribuzione e commercio. I dati non sono del tutto negativi, paragonati a quelli di altri Paesi della UE, ma questo non significa che non ci sia più nulla da migliorare. In questo senso il lavoro di ONLUS come il Banco Alimentare è di primaria importanza.
La povertà in Italia: un fenomeno preoccupante
Quando ci capita di trovare uno stand per la raccolta alimentare non sempre ci capita di pensare alle persone e alle famiglie che, per motivi economici o semplicemente per la vita, sono costrette a rivolgersi a un ente benefico per poter avere un piatto pieno a tavola.
Già nei primi mesi del 2022, il Banco Alimentare ha registrato 50.000 richieste di aiuto e con la crisi che sta vivendo il nostro Paese la situazione non è destinata a migliorare. È qui che l’Associazione cerca di intervenire, cercando di fermare la falla e aumentando il valore stesso legato al singolo alimento.
Il Banco Alimentare opera dal 1989 su due linee: recupero e redistribuzione. Ogni giorno sono più di un migliaio le aziende alimentari italiane che donano al Banco le proprie eccedenze. Successivamente, i volontari redistribuiscono i prodotti raccolti presso le oltre 7.000 strutture caritative dislocate in tutta Italia. L’obiettivo della catena? Aiutare quasi un milione e mezzo di persone che si rivolgono alle strutture in cerca di un pasto.
L’impegno del Banco Alimentare in numeri
A volte i numeri non contano, ma quando si tratta di prestare aiuti ai bisognosi con un progetto vincente e strutturato è giusto tenerli a mente.
Ecco i risultati ottenuti dal Banco Alimentare nell’anno 2021:
- 235: tonnellate di alimenti raccolte.
- 669.306: le persone aiutate.
- 612: le strutture caritative convenzionate.
- 869: i volontari stabili.
Le tonnellate raccolte per settore agroalimentare:
- 622: ortofrutta.
- 398: AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).
- 887: industrie alimentari.
- 897: GDO.
- 464: GNCA.
- 648: collette locali.
- 318: ristorazione.
- 235: le tonnellate totali.
Se si pensa in termini di porzioni di cibo si arriva a 854.754, sempre nel 2021.
Dorando Service Srl si impegna per uno sviluppo sostenibile del settore Vending, appoggiando e condividendo le linee guida di CONFIDA.
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